Stangata per i viaggiatori: raddoppia la tassa di soggiorno in queste città

Un anno di incrementi per i viaggiatori, non solo per quanto riguarda gli spostamenti a causa del rincaro sulla benzina ma anche sui prezzi dei biglietti di voli, navi e treni ma anche per quanto riguarda le nuove tasse.

Una bella doccia gelata che ovviamente sarà per molti un problema, soprattutto per quanti hanno in mente di fare una vacanza prolungata o comunque con tutta la famiglia.

Tassa di soggiorno
Tassa di soggiorno (voiaganto.it)

La decisione è arrivata insieme ad una serie di novità che riguarderanno sempre il comparto economico e che porteranno a cifre ben più corpose per i viaggi nel 2023.

Raddoppia la tassa di soggiorno

Nella nuova legge di Bilancio si offre ai Comuni la possibilità di raddoppiare la tassa di soggiorno fino a 10 euro al giorno per persona. In particolare potranno farlo coloro che hanno avuto un flusso turistico 20 volte superiore al numero di residenti.

Aumenti tasse
Aumenti tasse (voiaganto.it)

Certo, quindi non sarà per tutti, ma parliamo comunque di alcune delle principali città italiane che sono interessate dal turismo di massa. Una normativa che ovviamente andrà ad impattare sui prezzi già in crescita. 10 euro a persona al giorno possono diventare gravosi su una vacanza di 10 giorni o magari una famiglia di 4 persone. Anche Airbnb rivoluziona le sue politiche. 

Nella norma, firmata dai deputati Andrea Gnassi e Federico Gianassi è rivolta ai “capoluoghi di provincia che, in base all’ultima rilevazione resa disponibile da parte delle amministrazioni pubbliche competenti per la raccolta e l’elaborazione di dati statistici, abbiano avuto presenze turistiche in numero venti volte superiore a quello dei residenti”.

“I predetti comuni – si legge ancora – devono fare riferimento ai dati pubblicati dall’Istat riguardanti le presenze turistiche medie registrate nel triennio precedente all’anno in cui viene deliberato l’aumento dell’imposta. Per il triennio 2023-2025 si considera la media delle presenze turistiche del triennio 2017-2019”.

Le città interessate dagli aumenti

Quindi non si parla di tutti praticamente ma di Rimini, Venezia, Verbania, Firenze e Pisa. Tuttavia ora la richiesta è stata avanzata da parte dell’associazione nazionale dei comuni anche per i piccoli comuni con grosso flusso turistico. L’obiettivo della tassa di soggiorno, che viene corrisposta quando si alloggia in una città diversa dalla propria, è favorire ovviamente i servizi e la possibilità di finanziare tutto quanto occorre per il turismo quindi interventi di manutenzione ma anche fruizione dei beni ed è solitamente proporzionale al luogo ma in particolare al tipo di struttura scelta.

Confindustria Alberghi ha sottolineato come il settore sia in difficoltà e gli aumenti non gioveranno ovviamente dopo la crisi perché l’equilibrio è ancora molto delicato.

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