Rivoluzione Airbnb: nuove regole per la piattaforma

Airbnb cambia strada e decide di farlo per il nuovo anno, una novità che spiazza tutti anche se da un po’ di tempo si parlava della necessità di fare dei cambiamenti importanti.

Arriva la conferma ufficiale nel corso di una conferenza tenutasi in Italia dove vengono annunciati nuovi punti che riguarderanno tanto gli host quanto gli ospiti.

Airbnb
Airbnb (voiaganto.it)

Qualcosa di interessante ma al tempo stesso fondamentale per la sicurezza e anche per preservare le città d’arte e in generale tutte quelle che vengono prese d’assalto dal turismo.

Nuove regole per Airbnb

Dopo la pandemia i ritmi hanno ripreso alla grande, siamo tornati con un florido turismo anche per l’Italia e questo sicuramente è un bene. Tuttavia bisogna contare i limiti strutturali e dei servizi che si ritrovano all’improvviso a dover fare i conti con un balzo improvviso.

Airbnb nuove regole
Airbnb nuove regole (voiaganto.it)

Per questo i comuni e le città spingevano da tempo Airbnb per attuare dei provvedimenti e ora, dopo la revisione del 2017, il gigante delle prenotazioni online sceglie di fare un passo importante. Le novità saranno attuate a partire dal 2023 e riguarderanno soprattutto il profilo economico.

Tra le novità più interessanti ci sono l’obbligo di comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate, le caratteristiche chiare sul tipo di contratto e sull’immobile come sul periodo di locazione, l’impossibilità di affittare l’immobile per un periodo non superiore ai 30 giorni. In particolare andranno comunicati anno di locazione e dati catastali, quindi tutto quello che riguarda il locatore e l’abitazione. Le sanzioni amministrative andranno dai 250 euro ai 2000 euro e comunque la piattaforma controllerà e in caso di problemi l’annuncio sarà rimosso.

L’annuncio ufficiale di Airbnb

“Il turismo in appartamento è parte integrante dell’ospitalità Made in Italy, apprezzato dai viaggiatori e cruciale per gli host in tempo di crisi economica come quello attuale”, spiega Giacomo Trovato, Country Manager per Airbnb Italia.

E’ giusto riconoscere che i centri storici di alcune città italiane sono in sofferenza, e che le piattaforme come Airbnb debbano dare il proprio contributo. Per questo siamo favorevoli a una legislazione sugli affitti brevi omogenea a livello nazionale, chiara e facilmente attuabile, per trovare un equilibrio fra le esigenze dei residenti e un turismo sostenibile, e crediamo che una cabina di regia guidata dal Ministro Santanchè sia fondamentale”, ha concluso Trovato.

Queste saranno le nuove regole obbligatorie:

  • Registrazione nazionale obbligatoria. Gli annunci di locazioni brevi pubblicati sulle piattaforme dovranno esporre obbligatoriamente un codice identificativo.
  • Condivisione dei dati. La disponibilità di informazioni sui flussi consentirà alle autorità di assumere decisioni in modo informato, e di segnalare eventuali irregolarità.
  • Mappatura. Identificazione tramite criteri oggettivi, stabiliti a livello nazionale, dei quartieri a forte pressione turistica sui quali intervenire con misure addizionali.
  • Tutela della piccola proprietà privata. Difendere il diritto di utilizzare le seconde case, disciplinando in modo più stringente solo le attività imprenditoriali”.
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