Volete conoscere tutto sugli spaghetti all’assassina? Ecco dove sono nati e perché si chiamano così.
La cucina italiana è ricca di sapori e ricette tradizionali uniche nel loro genere. Ogni piatto racconta la terra in cui è stato creato e le varie modifiche intercorse con gli anni sono in grado di narrare anche l’evoluzione del paese o della Regione stessa.
Alcune pietanze però restano quasi invariate negli anni, proprio come gli spaghetti all’assassina, piatto simbolo della gastronomia barese. Se siete curiosi di sapere come vengono realizzati e come è nato questo piatto siamo qua per togliervi ogni dubbio.
Le caratteristiche degli spaghetti all’assassina
Gli spaghetti all’assassina per essere tali devono avere tre caratteristiche precise:
- piccanti
- croccanti
- un po’ bruciati
Questo è ciò che li contraddistingue da tutti gli altri tipi di spaghetti e il nome assassina è proprio collegato alla tecnica di cottura che altro non è che la risottatura della pasta.
Quando e come sono nati gli spaghetti all’assassina?
Per quanto riguarda le origini di questo piatto storico della cucina pugliese sembra che la creazione di questo piatto sia arrivata intorno alla fine degli anni sessanta. Non come piatto di recupero, ma come un vero e proprio tipo di ricetta tradizionale. Se, infatti, si pensava che gli spaghetti all’assassina fossero un piatto di recupero degli avanzi, diverse testimonianze rivelano il contrario. È stato creato così per il suo sapore!
L’importanza della tradizione
Gli spaghetti all’assassina sono così importanti per la città di Bari che esiste anche un’accademia dedicata proprio a questa tipologia di piatto. A comporla sono tantissime persone che si impegnano proprio per valorizzare il piatto e ne custodiscono i segreti.
Uno però lo conosciamo: è fondamentale l’utilizzo della padella di ferro nero. Bisogna praticamente non lavarla mai e l’unico modo di pulirla è quella di utilizzare la carta da giornale!
Come preparare gli spaghetti all’assassina?
La ricetta tradizionale prevede tre semplici ingredienti fondamentali: spaghetti, passata di pomodoro e concentrato di pomodoro. Nient’altro!
Sulla preparazione ci si divide perché c’è chi sostiene che la pasta vada a sbollentata e chi invece sostiene che la ricetta originale parta proprio dal porre in padella lo spaghetto secco che, soltanto tramite la tecnica della risottatura, viene poi cotto.
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Al di là di quale sia poi l’origine e la tecnica migliore per preparare gli spaghetti all’assassina ci sono tantissimi locali dove a Bari si possono assaggiare questi particolarissimi spaghetti. Se avete deciso di fare una vacanza in questa straordinaria città e regione quindi non potete proprio esimervi dall‘assaggiare gli spaghetti all’assassina non vi pare?
