5 parole in dialetto genovese fondamentali per una viaggio in città

Tuffiamoci nel mondo delle parole in dialetto genovese per inserirsi al meglio nella realtà locale durante una vacanza.

Chi decide di andare in vacanza in Liguria, ma soprattutto a Genova, si troverà davanti a degli scorci spettacolari a livello paesaggistico, ma anche incredibili aree e zone architettoniche che non si trovano in nessun’altra parte del mondo.

Genova dall'alto
Le parole in dialetto di Genova

Del resto Genova è la città con il centro storico più grande d’Europa e passeggiare per i famosissimi caruggi vi trasporterà in un’atmosfera magica e antica. Questa volta, invece di parlare delle bellezze della città, vogliamo darvi un piccolo vocabolario di alcuni termini in dialetto che vengono utilizzate nella lingua corrente che dovete assolutamente conoscere per non ritrovarvi spiazzati.

Le parole da ricordare in dialetto genovese

Il primo vocabolo che dovete tenere sicuramente a mente è una parola che potrebbe essere una parolaccia, ma in realtà Genova viene utilizzato un po’ come intercalare e come esclamazione. Si tratta del termine “belin” e può assumere un significato affermativo, oppure di stupore, oppure di rassegnazione. Insomma lo sentirete spesso e se volete essere dei veri genovese dovete imparare ad utilizzarlo nel modo corretto anche voi.

Altra parola fondamentale è slerfa. Se decidete di assaggiare la anche la focaccia di Genova dovete assolutamente tenervi pronti perché non si può ordinare un mero pezzo di focaccia. Bisogna invece cercare di inserirsi meglio nella situazione nell’ambiente genovese e ordinare una cosiddetta slerfa che altro non è che una fetta di focaccia ma piuttosto impegnativa e piuttosto grande. Vedrete che non ve ne pentirete.

Gabibbo, anghesu e le altre

Altro termine genovese da ricordare assolutamente è Gabibbo. Oggi forse conosciamo questo nome perché c’è quel simpatico pupazzo rosso a Striscia la notizia ma in realtà il Gabibbo è un nome che veniva dato dai marinai genovesi agli scaricatori del porto perché il nome più diffuso all’epoca era Habib e veniva italianizzato in questo modo.

Altro termine interessante da ricordare è anghesu. Generalmente con questo vocabolo si intende una persona un po’ imbranata, ma simpatica che fa qualche marachella e quindi fa sorridere tutti i suoi vicini.

Ma non finisce qui…

Queste sono semplicemente alcune delle parole più famose di Genova in dialetto, ma non potete non ricordare il tapullo, che significa aver sistemato qualcosa in maniera un po’ raffazzonata, ma funzionale. Oppure sbulinato, ossia una persona che si veste in maniera un po’ trascurata. Senza dimenticare la pittima, ossia una persona che si lamenta in continuazione e diventa difficile da sopportare.

Dialetto genovese
I vocaboli in dialetto genovese da conoscere

Ecco allora un po’ di vocaboli in diletto da conoscere per forza se andate a Genova!

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