Perché si Brusa la vecia? Le tradizioni più incredibili della Befana

La tradizione della Befana è molto radicata in Italia, la cosa sorprendente è che ogni dettaglio cambia nelle varie regioni, con tipicità e costumi tradizionali.

Come la festa di Roma che è tra le principali di tutto il Paese c’è una celebrazione, il rogo della vecia che è veramente un’icona nella tradizione popolare.

Brusar la Vecia
Brusar la Vecia (voiaganto.it)

Ci sarebbero addirittura connotazioni storiche in questo rituale, legato all’arrivo della primavera e quindi alla fertilità e alla fecondità della terra.

Brusa la vecia: la tradizione italiana

Già nei tempi dei Celti si era soliti fare dei fuochi per ringraziare le divinità, si usava quindi sempre un fantoccio per dare un simbolismo al falò. Il rogo della vecchia avviene in varie località d’Italia, dall’Alto Adige a Brescia, ma in momenti diversi: in Emilia si fa durante la notte di San Giuseppe, in Alto Adige a metà Quaresima, a Brescia dopo il digiuno quaresimale.

Tradizione in Veneto
Tradizione in Veneto/Facebook (voiaganto.it)

Questa vecchia incarna infatti la miseria e quindi si brucia per scacciare una stagione poco produttiva ed è un po’ un gesto di buon auspicio. L’usanza è antica ma sembra che la più famosa sia quella trevigiana. La pratica è molto diffusa ma ha nomi diversi, si fa in Friuli, a Treviso, Pordenone, Venezia, nel Veneto, a Verona, a Bologna e Modena, sul Lago Maggiore.

La tradizione veneta Brusar la Vecia

In Veneto il falò si svolge nella notte tra il 5 e il 6 gennaio quindi proprio per la Befana. Il vento che allontana il fumo può essere il presagio del nuovo anno, se proviene da sud ovest preannuncia pioggia e quindi fertilità ma se proviene da nord est invece è tempo asciutto e non è ottimale. Quindi la tradizione di Brusar la Vecia è particolarmente radicata in questa regione, l’accensione del falò è qualcosa di speciale, quindi vale la pena assistervi. Si tratta di un’usanza radicata comunque soprattutto a nord-est dell’Italia. Scopri dove si trova il borgo delle streghe. 

Un rito che era propiziatorio in passato quando si faceva per le divinità ma che viene fatto ancora oggi come tradizione locale, questi fuochi potevano infatti essere la via che illuminava la strada ai Re Magi, il fuoco per l’Epifania, quindi ha assunto connotazioni diverse. Tuttavia comunque non hanno perso quel valore scaramantico perché il fuoco da sempre segna un modo per scacciare il vecchio, il passato e quindi ancora oggi nel rogo si fa bruciare il fantoccio che viene un po’ associato alla Befana e quindi la celebrazione si fa prevalentemente la vigilia dell’Epifania.

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