Ora in Liguria c’è l’allerta valanghe: i 41 comuni più a rischio

La situazione meteorologica e climatica di questo periodo storico è piuttosto particolare. Per questo bisogna sempre essere preparati e, soprattutto, prevenire eventuali situazioni potenzialmente pericolose come le valanghe.

Con i cambiamenti climatici di quest’ultimo periodo storico, ormai sussistono rischi e problemi che, prima, non c’eravamo nemmeno immaginati. Non stupisce più quindi così particolarmente vedere magari dei cartelli di “Allerta Tsunami” anche in località balneari della nostra penisola.

Adottata l'allerta valanghe
I comuni coinvolti dalle possibili allerte valanghe

Ma da poco in Liguria si è deciso anche di poter diramare (in determinate specifiche situazioni) allerte per potenziali valanghe.

Cosa vuole dire “allerta valanghe”?

L’allerta per valanghe è una nuova tipologia di allarme, diciamo così, che può scattare in determinate situazioni di rischio. Nello specifico, le aree coinvolte sono 41 comuni tra le montagne dell’entroterra di tutta la Liguria che vengono considerati a rischio. Questo significa che, in caso di valanga, ci sono delle strutture che potrebbero essere travolte dalla discesa dei detriti o dei pezzi di roccia.

Altri 57, invece, sono i comuni in cui il rischio è stato ribassato a “pericolo”. In questo caso, ad essere esposte alle possibilità di problematiche legate alle valanghe non sono delle infrastrutture ma dei sentieri.

Quali sono i comuni a rischio?

I Comuni della Liguria indicati nella Carta del rischio valanghe sono:
Armo, Aurigo, Baiardo, Castel Vittorio, Cosio di Arroscia, Dolcedo, Isolabona, Mendatica, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Montegrosso Pian Latte, Murialdo, Nasino, Pieve Di Teco, Pigna, Pornassio, Rezzo, Rocchetta Nervina, Triora, Bardineto, Bormida, Calizzano, Tiglieto, Fascia, Favale di Malvaro, Genova, Lorsica, Masone, Montoggio, Ne, Neirone, Propata, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d’Aveto, Torriglia e Valbrevenna

Perché questa decisione?

La decisione di far approvare questa “Carta del rischio di valanghe e degli indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale dei sistemi di allertamento regionale” è stata comunicata da Giacomo Giampedrone, assessore alla protezione civile. L’uomo ha spiegato che è sempre più importante e fondamentale continuare a prevenire eventuali problematiche del territorio.

Abbiamo capito ormai che non bisogna mai sottovalutare i pericoli che possono essere collegati a eventi atmosferici di questo tipo e bisogna sempre instillare nelle persone e nei turisti, attenzione e cautela in determinate zone che vengono considerate potenzialmente a rischio, soprattutto in determinati periodi dell’anno e quindi, in questo specifico caso, sul fronte della neve e del valanghe.

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