A tutti sarà capitato di domandarsi almeno una volta nella vita perché si lascia la mancia nei bar nei ristoranti, ai tassisti, e soprattutto quanto è preferibile offrire. Ecco finalmente svelato il motivo e le origini di questa usanza.
Scopriamo finalmente la risposta alla domanda “Perché si dà la mancia? E quanto devo dare.”

La mancia, come forse saprete cambia a seconda dei diversi Paesi del mondo, e dunque non è semplice per chi viaggia essere sicuri del suo ammontare, e succede spesso che nascano parecchi dubbi quando è il momento di pagare il conto, soprattutto all’estero. Dunque è arrivato il momento di scoprire da dove è nata, quando è buona norma lasciare una mancia, o quando invece evitare, e soprattutto quanto.
Mancia, come è nata questa convenzione
L’origine della mancia è legata alla storia del settore alberghiero e della ristorazione francese, e deriva dalla parola manche, cioè ‘manica’, perché in passato la servitù non riceveva stipendio, ma soltanto vitto e alloggio e un abito che doveva durare più a lungo possibile. Dunque offrire una mancia era utile a permettere di comprare le maniche di ricambio.
La mancia oggi è considerata un obbligo in alcune zone del mondo e in altre invece un ‘optional’ che dipende dalla volontà e dalla possibilità economica del viaggiatore. Ma scopriamo quanto è buona norma lasciare.
Quanto lasciare a seconda del Paese in cui ci troviamo
Questo vale per grand parte dell’Europa. All’estero invece e le cose cambiano. Ad esempio in Giappone non solo questa consuetudine non esiste, ma addirittura asciare la mancia viene considerato un gesto offensivo per il personale che offre il servizio o nei addirittura segno di maleducazione.
