Più che una disavventura possiamo definire questa esperienza di Fedez a Las Vegas come un esperimento sociale, ma da non replicare assolutamente.
I fan di Fedez lo seguono costantemente sui suoi profili social e sanno che il rapper è stato, qualche settimana fa, a Las Vegas. Un viaggio in America che, per il tenore di vita del cantante, non è così fuori dal comune. Eppure qualcosa ha reso questo un “trip indimenticabile”.
E non stiamo parlando del fatto che Fedez è salito sul palco con i Maneskin a Las Vegas, ma di un incidente avvenuto in un casinò da cui è stato cacciato.
Perché Fedez è stato cacciato dal casinò di Las Vegas?
Essere cacciati dai casinò a Las Vegas non è così improbabile. Succede, magari perché si ha bevuto qualche bicchiere di troppo, oppure perché si sta facendo troppo chiasso o, in alternativa, perché si ha barato. Ed è proprio quello che è successo a Fedez che è entrato nella struttura proprio con questo intento chiaro. A raccontarlo è lui stesse nel famoso podcast Muschio Selvaggio: Fedez, insieme a Luis Sal, al giocatore di poker professionista Dario Sammartino e al campione di memoria Andrea Muzii sono entrati nel casinò per fare un test. Quanto ci avrebbero messo i proprietari a capire che stavano barando? E a cosa sarebbero andati incontro?
Contare le carte non è reato, però…
Chiaramente a L.A. in questi casinò barare non è reato, ma chiaramente ci sono multe o provvedimenti come l’allontanamento o il divieto di entrare in qualsiasi casinò della zona. Contare le carte, infatti, non è illegale, ma chiaramente l’utilizzo di particolari tecniche mnemoniche come quelle usate da Muzii non è certamente una cosa vista di buon occhio. E infatti, capita spesso che quando un giocatore al tavolo del black jack, ad esempio, inizia a vincere troppo non lasciando spazio ad altri viene invitato ad andarsene o a cambiare tavolo. Ed è quello che è successo a Fedez e a Muzii.
Il team di Muschio Selvaggio che stava svolgendo questo esperimento è stato cacciato da questo casinò dopo non molto tempo che erano seduti al tavolo del black jack e, pare, avessero vinto anche 800 dollari. Muzii si è detto super emozionato dal fatto che la sua mente oggi possa essere considerata quasi un pericolo per aziende così imponenti.
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Insomma, l’esperimento goliardico è riuscito: nei casinò è difficile farla franca, soprattutto se si usano tecniche mnemoniche particolari come quelle di Muzii.