Albero di Natale: come cambia la tradizione in giro per il mondo

L’albero di Natale è un simbolo per tutti, rappresenta le feste, la gioia di queste giornate ma ci sono profonde differenze nelle tradizioni di ogni paese.

Ogni paese ha un’usanza differente ed è molto particolare scoprirle per capire come viene addobbato, quello che rappresenta e soprattutto cosa c’è di diverso rispetto alla nostra tradizione.

Albero Natale
Albero Natale (voiaganto.it)

Il rituale del Natale accompagna moltissime tradizioni differenti con alcuni simboli comuni come albero, presepe, cenone. Oltre quindi all’aspetto religioso che varia da cultura a cultura, ci sono tantissimi elementi comuni.

Le tradizioni di Natale nel mondo

Ad Helsinki ad esempio, capitale della Lapponia, Babbo Natale dà il via ai festeggiamenti, come potrebbe essere diversamente. Qui l’albero si addobba il 23 dicembre e il 24 dicembre le famiglie si riuniscono, non per fare il cenone insieme ma la sauna.

Natale
Natale (voiaganto.it)

In Ungheria invece la tradizione prevede che gli alberi di Natale debbano essere addobbati in modo molto ricco, non bastano le nostre luci e le palline di Natale, infatti se andate nel Paese durante il periodo natalizio, troverete un albero di Natale in ogni angolo. La vera particolarità però è che gli alberi, invece di essere addobbati con le solite decorazioni, vengono impreziositi da caramelle colorate che sono szaloncukor ovvero caramelle da salotto. Queste si mettono sull’albero e si mangiano poi il giorno 24 dicembre.

In Polonia è la vigilia il giorno più importante, quindi tutta la famiglia si riunisce, ci si siede a tavola solo quando si vede la prima stella in cielo, questo per il riferimento alla stella cometa che guidò i Re Magi fino a Gesù. Nelle campagne invece vive ancora la tradizione di un gruppo che ricrea, tipo presepe vivente, proprio i Magi, i Pastori, cantando per le famiglie. In Norvegia invece la notte prima di Natale si usano nascondere tutte le scope. Questo perché secondo la leggenda le scope attirano gli spiriti maligni e le streghe che nella notte della Vigilia escono per rovinare i festeggiamenti.

C’è anche lo gnomo Nisse che è molto dispettoso e così per tenerlo buono si cucina e si offre del porridge. In Giappone invece, dove solo in parte ci sono cristiani, il Natale viene comunque celebrato ed è molto sentito. Tuttavia il Natale si festeggia in un altro periodo perché il 23 dicembre è il compleanno dell’Imperatore. In questo caso però si mangia pollo fritto, un’usanza che è nata proprio dalla catena KFC quindi una tradizione sicuramente insolita e differente rispetto a quella italiana.

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